20.1.15

Meno di un uomo.

Se i giorni passassero tutti uguali, sarebbe una noia. Se passassero tutti come l'ultima settimana, sarei morto. E per come mi sento ultimamente, non sarebbe neppure un peccato...

Intendiamoci, sono anni che non spero più di schiattare per motivi casuali, così da levarmi di mezzo e permettere alla gente di vivere senza di me... Ma negli ultimi giorni, mi sono sinceramente chiesto a che cavolo servo.

Partiamo da lontano, và. Non sono mai stato un mostro a letto. Soprattutto perché non venivo neppure cagato di striscio dalla fauna femminile. Io il letto con le evoluzioni, l'ho visto con anni di ritardo. Ma quando l'ho visto, ed usato, mi è piaciuto non poco. Finalmente ero un uomo anche io.
Sì. 
C'ho creduto.
Poi tra me e la mia Lei, son cominciati i problemi. E i deliri. E la mia depressione ha fatto il resto.
Da un momento all'altro ho sentito tutta una gamma di sensazioni che mi hanno divelto dall'interno, portandomi ad essere una stupida ombra di quello che avrei dovuto essere.
Mi sono ritrovato con una donna per le mani ed un corpo che non rispondeva agli stimoli. Prima suoi, poi perfino miei.

Momento per metabolizzare.

Esatto.
Quel momento in cui ti ritrovi alla fine dell'atto solitario con una cosa che non puoi definire organo sessuale che lacrima senza nemmeno averti dato la soddisfazione di salire su.
Una di quelle cose che l'ego non te lo distrugge mica...lo brucia e lo prende per il culo mentre è ancora lì che si contorce.
Il colpo successivo è la consapevolezza che la mia Lei, non vede questo problema come mio. Ma come suo. Per Lei è il suo corpo ad essere sbagliato.
Bene. Con un solo problema, devastiamo la vita a due persone, minimo sforzo massimo risultato. E arriva la sensazione di abbandono, di allontanamento, del "ma che cacchio ci fai ancora con me", la rabbia, la frustrazione e le sensazioni deviate di come ci stiamo comportando l'uno con l'altra.
Arrivano i litigi. Arriva altra rabbia. Arriva il dottore, arriva la chimica, che per lo meno non ti fa stare troppo male, se non ci pensi (e tanto ci pensi lo stesso). Arriva la sensazione di forzato, di programmato, di "non naturale, non spontaneo". Di non essere quell'uomo che pensavi di essere diventato.
Arriva un'operazione, non la sua, la mia, per un problema fisico che c'era per davvero. Effettivamente non aiutava affatto strangolare l'organo durante le varie operazioni.
Arriva il terrore, arriva un po' di speranza. Arrivano i mesi di distanza anche se se si è a fianco e arriva la settimana scorsa.
Al litigio che ho fatto nascere perchè io non mi sentivo a posto e volevo avere di nuovo il corpo di lei, fiaccata nello spirito dall'astinenza per paura di soffrire e piangere e stare male.
Litigio, rabbia, frustrazione, decisione di riavvicinarsi, paura, esagerazione.

E tutto questo porta ad un lieto fine?

No. Porta a me che mi sento molto meno di un uomo e a Lei che piange perchè pensa di non essere abbastanza attraente. Porta a provarci e stare male. Porta a vedere il tuo stesso corpo che si fa i cazzi suoi, mentre tu vorresti farti i vostri in Santa Pace, senza il terrore di vederla girarsi e piangere. Porta a vederti che cerchi (di nuovo) soluzioni, che decidi di cambiare dieta, abitudini, modi, pianeta, pur di ritornare a quel periodo che rivorresti con tanto ardore, e che ti fa ciao da un angolo del tempo passato.

Porta a farsi del male. Perchè lei sta male. Certo, non ha la più pallida idea di cosa voglia dire avere davanti qualcuno che desideri soddisfare e trovarsi in una macchina rotta che non parte. Ma sa che vuol dire avere paura dell'incidente. Sa benissimo che vuol dire il terrore del "anche stavolta non ce la fa".
Non siamo lucidi. Nessuno dei due. Almeno credo. Pensiamo al risultato. Il risultato non arriva, ci martelliamo i coglioni. Violentemente. Tenere sgombra la mente è sempre stato difficile, per me, ora è utopico. C'è sempre quel fottuto "e se va male?" che non se ne va. E poi va tutto male. Mi sento persino respirare sbagliato, dolori dove non dovrebbero esserci, sento il corpo che si ribella, come se non sapessi più vivere. Come se dovessi sbagliare sempre posizione, farle male da qualche parte, toccarla dove non devo, o quando non devo, o nel modo sbagliato, o... La paura di sbagliare fa sbagliare più degli errori stessi che vuole evitare.

Ciò non toglie che non mi sento affatto un essere vivente.
Che non voglia vedere più scene da manicomio perchè ho un corpo che mi odia.
Che voglio disperatamente riconquistare la serenità, ed il letto.
Che mi fa schifo esistere, oggi. 
Ciò non toglie affatto che ci riproveremo. Anche se siamo convinti sempre che "finirà male", perchè quando andrà bene non ce lo aspetteremo e ci sentiremo finalmente liberi.
5.1.15

Cuore di musica.

Avere un blog personale aiuta tanto in certi momenti. Tipo, adesso.
Oggi, il mio risveglio è stato accompagnato da un paio di messaggi sul gruppo iPhone di famiglia, con la struggente notizia della prematura dipartita di Pino Daniele. Che, fosse stato un'altro, che ne so Zucchero, ad esempio, si sarebbe preso uno "sticazzi" da antologia. In special modo oggi.
Non ho mai negato che per me la musica italiana sia una spina nel culo, ma se proprio devo essere coerente con me stesso, ci sono musicisti che in nessun modo odio a prescindere, nel bailamme di italiani canterini. DeGregori, la Mannoia, Edoardo ed Eugenio Bennato (più il primo del secondo), non mi fanno spuntare l'ernia appena li sento, anzi. Non li seguo, ma non mi fanno stare male come un Ligabue o un Vasco Rossi (benché si possano salvare comunque alcuni pezzi di entrambi).
Pino Daniele io lo sentivo alla radio. Poi m'è venuto il rifiuto della musica italiana, ma lui mi sta proprio nel gruppo di prima, gli ascoltabili. Dischi non ne comprerei manco per sbaglio, ma a sentirlo no problem.
Ed ecco che di punto in bianco sparisce. La mia Lei già non se ne capacita, un po' come se a me sparisse William Shatner dal mondo, o peggio, Leonard Nimoy. Penso che quando uno di questi due, rimetterà l'anima al creatore mi verranno gli incubi. La mia Lei, capirai bene, è distrutta, anche se tiene su per cattiveria.
Perché? Perché, purtroppo alcune persone non sono solo persone. Quando è morto Robin Williams, qualche tempo fa, ho sentito un magone che non c'hai idea. "Ma era solo un attore, non lo conoscevi!" Eh, sì, ma conoscevo il suo lavoro, e un sacco di volte proprio quello m'ha smosso dentro. Come Pino per la mia Lei.
Qualche tempo fa, i genitori sono andati ad un suo concerto, e quando è apparso in TV, tempo dopo, dovevi vedere le stelline negli occhi di Lei. Manco Lady Oscar... Un po' per lui e un po' perché a spot apparivano in tv i genitori.

Ed ora è lì. Ed io sono arrabbiato perché oggi, 5 gennaio, è la data del matrimonio dei miei. E prima di stamattina, era un giorno felice.
3.1.15

Brand new day.

Mi ritrovo a rubare il titolo di una sequenza di Spider-Man, ovvero [sempre se non mi sono bevuto il cervello], quella relativa agli avvenimenti successivi a quelli descritti in One More Day, dove il buon Parker viene devastato dal demonio. Ovvero lo sceneggiatore.
Oggi è il tre gennaio del duemilaequindi(ci), circa un millennio dopo l'ultimo mio post. Un'assenza ingiustificata e totalmente ingiusta verso il mio lettore, visto che come minimo ce n'è solo uno... Ma in quanto blog personale, è già tanto se c'è. Son stato talmente assente che perfino la mia ragazza ha aperto un blog. Di cucina. La cucina di casa nostra, nel caso ce lo stessimo chiedendo...
Tre gennaio. Un giorno nuovo.
Se dico che ricomincio, come sempre, non lo faccio, per cui ciccia. Però, voglio prendere in prestito l'idea di un mio collega/amico/parente... Il mio proposito per l'anno nuovo.

Il mio proposito x questo duemilaequindi(ci), è semplice.
Continuare a scrivere.
1.5.14

A te, che non mi hai visto, o almeno spero.

Oggi per motivi del tutto personali, sono dovuto andare al "lavoro" a piedi e sotto la pioggia.
E tutto era abbastanza normale.
A metà strada ti ho incrociato, eri con la tua donna. Quella che regolarmente ti scordi di avere quando si parla della tua "cara sorellina". E ti ho visto pure da lontano. Ho fatto in tempo a spostare l'ombrello e prendere una strada diversa. Insomma ti ho ignorato...
Ho ignorato te, mio "fratello", difeso perfino nelle cazzate più infami, sempre con la frase ripetuta a mantra "non ce l'ho con lui, è mio fratello". Cercato di aiutare fino all'ultimo, quando mi hai deliberatamente mandato a stendere, nella mia ora più buia. Tu, che neppure per una volta ho pensato di eliminare dalla mia vita, tu che sei comunque una questione totalmente inconclusa ed inconcludente. Ti ho ignorato.
Di proposito. Cosa che non faccio mai, non con le persone che hanno detto qualcosa di importante nella mia vita.

Mi sono nuovamente stupito. Era già successo che facessi qualcosa contro la mia naturale propensione a vederti ancora come fratello... quando ho messo in guardia la tua "cara sorellina" dallo starti sempre intorno. Per fare sì che smettesse di darti corda, visto che tendi a legartici con tutta la corda che dà. E più ti leghi, più mi chiedo quando le riserverai il mio stesso trattamento. Quando avrà bisogno sul serio, in che modo le volterai le spalle?

La tua storia mi ha segnato, fratello. Quello che sei sempre stato mi ha fatto dei solchi addosso, che fanno più male che mai, a fianco ai solchi lasciati dalla scomparsa di mio Padre e di mia Madre. Perchè io ci tengo alle persone e quando se ne vanno per futili motivi, lasciando solo bruciature e bugie, tendo a starci un' attimo male. Hai fatto danno, e anche bello grosso.

Per la prima volta ti ho ignorato. Deliberatamente. Come se fossi l'ennesimo parente oramai defunto. E non mi sono sentito per niente male per questo... solo temendamente stupito. Succederà ancora, temo. Perchè da bravo idiota che sei, come al solito, ogni volta che ti dico fatti sentire, tu non ti fai sentire affatto. E dopo la rabbia e la frustrazione, dopo i solchi e le ferite, resta l'indifferenza.

Sarai per sempre mio fratello. Ma sarai comunque un fratello che non c'è più.
23.4.14

Houston abbiamo un problema.

Il criminale estero che vedi in foto sono io, come sono messo adesso, in leggera ripresa dalla crisi di raffreddore termonucleare.
Quest'anno il raffreddore ha un ceppo interessantemente pucciato in barrette di uranio arricchito. I germi hanno prodigiose armature di adamantio.
Con sprezzo del pericolo e parecchia chimica, ora sto un po' meglio, ma ancora si fa fatica a respirare. 

Ho pensato a lungo su come rendere il
Blog personale, meno personale. E la risposta alla fine è una sola...meglio se ne faccio un altro. E qui casca l'asino, dal tornante delle Ande... Il titolo del canale è Random. Il blog qui presente si chiama Random. Il prossimo lo chiamo...? Oppure modifico qui?

Starnutisco e ricomincio a pensare.
1.3.14

Calore.

Ciao, Blogger.
Partendo dal presupposto che la mia pausa sul tubo si è protratta fin troppo, come noterai è marzo, mi sto preparando a tornare. All'inizio preparerò esclusivamente vlog, ma poi con il tempo e la voglia, mi cimenterò con altri format. E non escludo di rifare Random, come lo facevo prima.
Sono anche parecchio convinto di mettere i vari video su entrambe le piattaforme che ti dicevo, quindi, doppia visualizzazione. O doppio deserto.
Quello che attualmente mi ferma, si traduce velocemente in due fattori: 1- Sto male. 2- devo prepararmi un posto dove registrare e fare editing.
Oltre al piccolo particolare dato dal pc che ho sempre usato che ora ulula come un lupo dentro la turbina di un aereo, ed al fatto che non ho più il microfono che usavo, temo che la piattaforma si comporrà di uno smatphone e tanta buona volontà, come già fatto precedentemente.

Perchè il titolo del post è "Calore."? Semplice: ho la febbre.

Alla prossima...
26.1.14

È tempo.

Comincio senza saluti. Che il marchio di fabbrica mi sta diventando stretto.
È quasi febbraio. I miei problemi sono statici e non c'ho voglia di parlarne. Ma voglio invece blaterare un attimo sul fermo forzato dei miei video e di quelli di Dai Nerd. YouTube è cambiata e le politiche sul copyright hanno fatto danni anche ai blasonati e a video già monetizzati. Il mio collega, per amor di correttezza, ha eliminato dalle ricerche tutto il pacco video. Io sto scervellandomi per un formato diverso per fare video e non è detto che non tiri fuori dei vlog diversi dal solito. Che parlare a cazzo m'è sempre venuto bene. In più c'è da migrare su DailyMotion, così da evitare la peste di Youtube e magari raccattare visualizzazioni.

Devo dire che la cosa mi scazza parecchio, ma che un nuovo inizio potrebbe essere interessante. Anche perchè sto pensando a come fare un greenscreen portatile che non mi rompa le balle e non sia sempre in mezzo alle stesse.

Adios.
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